In tempi nuragici, a Mamoiada un piccolo paese della Sardegna, esisteva ormai da tempo un problema che preoccupava la popolazione locale; ogni periodo di luna piena gli abitanti erano costretti a barricarsi in casa con i forconi, perché un lupo mannaro iniziava ad aggirarsi per il paese e trovando le strade vuote, si accaniva verso il gregge provocando danni alla pastorizia. Un giorno uno dei pastori del paese, stanco della situazione in cui si trovava a che fare, mentre pascolava le sue pecore iniziò a pensare se ci fosse stato un metodo per porre fine a quelle tragiche notti di paura. Cosi, avendo avuto un idea dopo una lunga giornata a sorvegliare il suo gregge, quando tornò in paese iniziò a parlarne con i suoi amici e la voce iniziò a circolare di casa in casa, i pastori allora iniziarono ad acconciare le pellicce delle loro pecore uccise dal lupo mannaro e ne riusarono le campane, i falegnami iniziarono a formare delle maschere di legno a finché chi le indossasse non fosse stato riconosciuto dal mostro e il resto della popolazione contribuì con i campanacci delle loro mucche, cavalli, asini e muli, altri misero a disposizione vari oggetti come corpetti rossi, stivali e copricapi. Quando giunse il mese successivo, nel periodo di luna piena, i partecipanti locali si travestirono in strane creature, accompagnati a loro volta da uomini altrettanto mascherati, vestiti di bianco e rosso e con delle funi alla mano. Iniziati a mettersi in fila, iniziarono a saltare per le strade del paese con frastuono, e chi possedeva le funi tra le mani, le muoveva con aria minacciosa, come se volesse catturare qualcuno, quando il lupo mannaro ritornò per la solita abitudine, trovandosi d’avanti delle strane creature con i campanacci sulle spalle, guidati da dei uomini armati di funi pronte a lanciarle e udendo lo scampanellio delle pecore che non arrivavano mai, fuggì latrando dalla paura e non tornò mai più in paese, cosi gli abitanti, pensando che quel metodo fosse servito in futuro, diedero dei nomi a quelle strane figure; Mamuthones e Issohadores.
N.B. Racconto di fantasia ambientato in Sardegna.